Tron Legacy

Sequel del celebre “Tron” del regista Steven Lisberg, che in questo caso firma la sceneggiatura, Tron Legacy si presenta come la scelta di rivisitare un cult del genere fantascientifico avvalendosi a pieno delle nuove tecnologie digitali, degli effetti speciali e di una grafica tridimensionale.

Il film dell’esordiente Joseph Kosinski non riesce in verità a raggiungere le alte vette di innovazione e spettacolarità regalate negli anni ’80 dal suo predecessore e si configura come  una pellicola alquanto priva di originalità. Tron Legacy è indubbiamente un viaggio affascinante nella realtà simulata dei videogames che sarà apprezzata dai cultori del genere ma, ad un’attenta analisi, il film non brilla sia in fase registica che in quella di sceneggiatura.

D’altro canto, scindendosi in quelli che potremmo definire due filoni narrativi, uno ambientato nel mondo reale e l’altro nell’universo cibernetico, Tron Legacy convince per un’ottimo utilizzo degli effetti speciali, della scenografia e dei costumi. Infine una nota più che positiva va senz’altro attribuita alla colonna sonora in chiave elettronica firmata dai Daft Punk che perfettamente si sposa alle atmosfere cupe e asettiche di un mondo virtuale spietato che non lascia via di scampo.