The Tree of Life

Cinema puro, affascinante, assoluto e per certi versi ermetico, The Tree of Life è un raro miscuglio di misticismo, filosofia e ricerca del significato dell’essere che Terrence Malick dirige magistralmente per un risultato più che sorprendente.

Spaccando letteralmente la critica in corso di presentazione, tra quanti lo hanno considerato un capolavoro e quanti invece ostico ed eccessivo, il film vive di fascino innegabile dal punto di vista narrativo elevato ulteriormente dalla perfezione di ogni singola scena ed inquadratura.

Sicuramente The Tree of Life non può essere definito pellicola di facile fruizione, anzi tutta l’essenza visionaria di Malick viene qui liberata in un’esplosione assoluta ed intimista, ciononostante il risultato è a dir poco sorprendente capace di rapire letteralmente lo spettatore in un’esperienza che supera lo sguardo e diviene introspezione.

Regista straordinario e costantemente alla ricerca della perfezione scenica, Terrence Malick è qui nel suo ruolo impeccabile: l’intero apparato tecnico di The Tree of Life si muove come una sinfonia perfetta, fotografia, montaggio, inquadrature, ogni singolo comparto è impeccabilmente elaborato.

Mistico, ammaliante, riflessivo The Tree of Life indaga nel rapporto indissolubile tra vita, amore e morte in una maniera che mai prima d’ora il cinema aveva proposto. Per certi versi si potrebbe pensare di trovarsi di fronte ad un’autobiografia del regista, benché poco o nulla si conosca della vita di Malick, in quel costante contrapporsi di sentimenti e ricerca ossessiva del vero significato dell’esistenza: come una sorta di turbine cosmologico il prologo e l’epilogo descrivono un’arco filosofico che abbraccia millenni e indaga sulle interconnessioni esistenti tra le origini dell’universo ed il sopraggiungere della morte futura, un’ermeneutica che qui diviene cinematografica.

Film splendido e suggestivo, capace di mettere in luce il vero potere della settimana arte, The Tree of Life si discosta nettamente dai precedenti film di Terrence Malick (pensiamo ad esempio a capolavoro come La Sottile Linea Rossa) ma dimostra ancora una volta tutta l’abilità immaginifica e tecnica di un regista straordinario.