titolo originale: Un prophète
nazione: Francia
anno: 2009
durata: 149'
genere: Drammatico
regia: Jacques Audiard
cast: Tahar Rahim, Niels Arestrup, Reda Kateb, Hichem Yacoubi, Adel Bencherif, Gilles Cohen, Pierre Leccia, Jean-Philippe Ricci, Antoine Basler, Leïla Bekhti, Foued Nassah, Jean-Emmanuel Pagni, Frédéric
produzione: Chic Films, Page 114, Why Not Productions
distribuzione: Bim
sceneggiatura: Jacques Audiard, Thomas Bidegain, Abdel Raouf Dafri, Nicolas Peufaillit
montaggio: Juliette Welfling
fotografia: Stéphane Fontaine
musiche: Alexandre Desplat
data di uscita: 19-03-2010
Un affresco criminale, psichico, in alcuni casi cinico e più che altro volto alla sopravvivenza: questo e molto altro ancora è Il Profeta. Regista di indubbio talento, Jacques Audiard riesce nella realizzazione di un film che è l’ascesa al potere di un giovane ragazzo sul quale nessuno avrebbe mai puntato. Sin dalle prime sequenze si ci trova immersi all’interno di un carcere perfettamente ricostruito nelle sue dinamiche interne, nei rapporti tra i prigionieri ed in particolare tra i gruppi che riescono ad esercitare maggiore influenza all’interno di esso grazie anche alla corruzione delle guardie.
Malik El Djebena è solo un giovane spaventato, incapace di leggere e di scrivere, ma, intuendo sin da subito quale sia l’unico modo per evitare di soccombere, si sporca le mani con l’omicidio di un carcerato entrando così tra le grazie dei Corsi. Tuttavia l’impulso alla sopravvivenza lascia presto spazio a qualcos’altro: una forte ambizione, il desiderio di diventare un uomo di potere, segnano la definitiva perdita dell’innocenza per Malik. La speranza scompare e proprio ciò il carcere avrebbe dovuto correggere prende forma questa volta in una versione ben più complessa e coscienziosa: la scalata al mondo criminale è iniziata e da ragazzino spaventato gettato tra le fauci di criminali senza scrupoli Malik si trasforma in uno di loro, anzi più in gamba di loro.
Tecnicamente un film ben realizzato, grazie ad un’attenta regia, una musica misurata ed una fotografia che ben abbraccia la sceneggiatura, Il Profeta può far leva anche sull’ottima interpretazione del protagonista Tahar Rahim. Jacques Audiard confeziona così una pellicola che letteralmente cattura l’attenzione dello spettatore, candidato all’Oscar come miglior film straniero nel 2010, Il Profeta viene acclamato dalla critica internazionale come un capolavoro assoluto.