Viaggio in Paradiso

Mel Gibson torna sul grande schermo e questa volta lo fa attraverso una pellicola che sembra collocarsi tra l’action movie e la contaminazione di svariati altri generi. Viaggio in Paradiso, ricordando per certi versi il vecchio cinema western, è ambientato nella terribile prigione messicana di El Pueblito resa più che bene grazie ad una location ed una fotografia nitida: il pubblico è messo di fronte alla violenza insita all’interno della particole casa circondariale che permette ai detenuti di rimanere in contatto con le proprie famiglie delineando così i contorni di un universo violento e corrotto.

La sceneggiatura di Viaggio In Paradiso presenta tuttavia qualche lacuna: la scelta di puntare su generi differenti ha come risultato quello di far perdere il filo rosso conduttore di una trama che spesso pare perdersi in se stessa. Il personaggio principale, interpretato proprio da Mel Gibson, può definirsi alquanto scontato nelle sue scelte e nei suoi gesti sin dalle prime inquadrature ma, in compenso, il film è dotato di una buona regia, fluida e ben bilanciata.