Venti Anni

Un documentario alquanto “sui generis” è quello che Giovanna Gagliardo ha voluto realizzare attraverso Venti Anni: le vite dei due protagonisti Giulio e Marta, proprio nell’arco di questo tempo, vengono raccontate in una maniera diretta che risulta essere poco efficace ed a tratti persino noiosa. La macchina da presa di muove costantemente davanti ai due attori che, per tutta la durata del film, non fanno che raccontare la loro vita guardando in maniera diretta lo spettatore. Forse quella prospettata da Giovanna Gagliardo doveva essere una sorta di sperimentazione nel genere documentario che fondandosi sulle interviste avrebbe dovuto comunicare al pubblico qualcosa di più ma francamente il risultato è davvero deludente. Venti Anni, non dimenticando di proporre anche alcuni dei più classici stereotipi, appare freddo e distaccato.

Se le scelte tecniche appaiono alquanto sbagliate ed azzardate, l’idea della regista di raccontare il periodo di profonda crisi che ci troviamo a vivere tramite un film va in ogni caso apprezzata. Dalla caduta del Muro di Berlino ai giorni nostri vengono raccontate delusioni e speranze di due giovani ragazzi che sono adesso divenuti dei quarantenni che rischiano il posto di lavoro.