Uomini di Parola

Una piacevole commedia in chiave noir dove il profondo legame tra criminali viene fotografato sullo sfondo di bizzarrie ed eccessi.

In realtà il regista Fisher Stevens ha qui il merito di avvalersi di un cast attoriale praticamente impeccabile che, anche da solo, è capace di innalzare il livello stesso della narrazione.

Uomini di Parola è la fotografia di una parentesi esistenziale di un gruppo di malviventi attempati che, appena tornati in libertà, si apprestano a vivere un’ultima notte all’insegna delle vecchie abitudini.

Al Pacino, Christopher Walken ed Alan Arkin portano sullo schermo le loro magistrali doti attoriali e, nonostante Uomini di Parola non si avvalga di una sceneggiatura eccelsa peccando anche di scarsa originalità, il risultato è ugualmente elevato proprio dalle impeccabili interpretazioni.

Non mancano parentesi umoristiche immerse in scenari lividi e dal sapore nostalgico dove la fotografia sposa alla perfezione lo scorrere delle immagini. Da segnalare anche la colonna sonora originale firmata da Jon Bon Jovi che accompagna i tre protagonisti nella balordia di una notte che per certi versi ricorda le atmosfere tarantiniane.

Se la regia di Fisher Stevens non brilla particolarmente il film riesce comunque a trovare una sua dimensione non scadendo mai nella volgarità e negli eccessi.