titolo originale: Razzabastarda
nazione: Italia
anno: 2012
durata: 95'
genere: Drammatico
regia: Alessandro Gassman
cast: Alessandro Gassman, Giovanni Anzaldo, Manrico Giammarota, Sergio Meogrossi, Matteo Taranto, Madalina Ghenea, Michele Placido
produzione: Production: Cucchini S.r.l.
distribuzione: Moviemax
sceneggiatura: Alessandro Gassman, Vittorio Moroni
montaggio: Marco Spoletini
fotografia: Federico Shlatter
musiche: Aldo De Scalzi, Pivio De Scalzi, Francesco Renga
data di uscita: 18-04-2013
Già attore affermato e di indubbio talento, Alessandro Gassman si pone per la prima volta dietro la macchina da presa scegliendo di portare sul grande schermo il suo personale adattamento della piece teatrale “Cuba and his teddy bear” di Reinaldo Povod. L’esordio alla regia è più che positivo e attraverso Razzabastarda Gassman dimostra di avere tutte le carte in regola per realizzare film di un certo spessore.
Se la storia non può essere definita originale e quasi si va a standardizzare nelle follie che i personaggi incarnano, la scelta di girare l’intero film in un bianco e nero decisamente cupo si presenta perfettamente funzionale alla riuscita dell’opera grazie anche ad una fotografia perfettamente curata che fa da sfondo e propulsione alla narrazione complessiva.
Razzabastarda si cristallizza nel rapporto padre-figlio ed in particolare in quello che emerge da una realtà derelitta fatta di delinquenza e spaccio a cui sembra ormai impossibile sottrarsi. Accanto ai due personaggi principali, interpretati proprio da Alessandro Gassman e Giovanni Anzaldo, si assistete all’emergere di personalità diverse e tra loro contrapposte che testimoniano uno spaccato di società spesso ignorato ma decisamente vivo ed attuale.
Nel complesso Razzabastarda si presenta come un buon film che si basa su di una regia sicura ed un’altrettanto impeccabile fotografia, qualche difetto non manca, forse proprio in fase di sceneggiatura ed in alcune interpretazioni, ma per essere un’opera prima la pellicola lascia ben sperare nel futuro regista Alessandro Gassman.