La Fuga di Martha

Interamente concentrato sulle turbe psicologiche e le crisi identitarie di una giovane ragazza, La Fuga di Martha mette il pubblico di fronte ad una pellicola che si muove perfettamente tra ambientazioni drammatiche e thriller. E’ già nel titolo originale, Martha Marcy May Marlene, che si svela la vera natura del film: Martha, il vero nome della protagonista, Marcy May, così ribattezzata dalla setta di cui faceva parte, e infine Marlene, scelto per il suo futuro all’interno della congrega.

Interpretata da una perfetta Elizabeth Olsen, La Fuga di Martha scava nel profondo degli indicibili problemi di personalità che attanagliano una giovane ragazza fuggita prima dalla sua famiglia, alla ricerca di se stessa, e poi da una setta rivelatasi qualcosa di ancora più pericoloso. L’incontro tra Martha e sua sorella, dopo due anni di silenzio, mostra chiaramente che l’aver riabbracciato i propri cari non fornisce alcuna “cura” alle turbe della ragazza: i fantasmi del passato tornano di continuo a manifestarsi, si tramutano in angoscia, paranoia, tanto da arrivare a confondere realtà e fantasia.

Pellicola d’esordio del regista Sean Durkin, La Fuga di Martha dà risalto a sofferenze interiori, violente e costanti che ben vengono messe in luce da una sceneggiatura curata, musiche essenziali ed una regia ben strutturata.