Shrek

Un’opera filmica davvero straordinaria, con la capacità di affascinare sia i bambini che un pubblico ben più adulto, è quella che la Dreamworks è riuscita a portare sul grande schermo. Attraverso una sorta di ribaltamento delle classiche meccaniche dei film di animazione, primi fra tutti quelli della Disney, Shrek eleva a protagonista un orco brutto e scorbutico alle prese con un’impresa epica che nella realtà ha ben poco a che fare con visioni romantiche e smielate.

Attraverso lo svilupparsi di una trama volutamente in contrasto con quanto le fiabe hanno sempre narrato, ecco comparire l’orrendo orco, un asino irriverente ed un po’ matto (di sicuro uno dei personaggi più simpatici del film), una principessa sui-generis, un drago, Pinocchio venduto da Geppetto, il Lupo in camicia da notte alla ricerca di un letto in cui risposare, Biancaneve, i Sette Nani e chi più ne ha più ne metta.

Con la realizzazione di Shrek la Dreamworks ed i due registi Vicky Jenson ed Andrew Adamson sono riusciti nell’impresa di porre all’attenzione del pubblico un film di animazione a dir poco originale in cui non manca ampio spazio alla morale senza dimenticare il divertimento allo stato puro.

Dal punto di vista grafico Shrek è perfettamente realizzato: le ambientazioni sono curate nei dettagli così come i personaggi e le loro innumerevoli ed altrettanto particolari espressioni. Andando a trasformare radicalmente l’idea di animazione cinematografica Shrek è senza dubbio uno di quei film che in grande o piccola parte ha contribuito all’evoluzione del particolare genere.