titolo originale: The Matrix
nazione: U.S.A.
anno: 1999
durata: 131'
genere: Azione Fantascienza
regia: Andy Wachowski, Lana Wachowski
cast: Keanu Reeves, Laurence Fishburne, Carrie-Anne Moss, Hugo Weaving, Gloria Foster, Julian Arahanga, Joe Pantoliano, Marcus Chong, Belinda McClory, Anthony Ray Parker, Matt Doran, Paul Goddard, Rowan Witt
produzione: Silver Pictures
distribuzione: Warner Bros.
sceneggiatura: Andy Wachowski, Lana Wachowski
montaggio: Zach Staenberg
fotografia: Bill Pope
musiche: Don Davis
Un universo visionario, distorto e per certi versi apocalittico, è quello che i fratelli Andy e Lana Wachowski sono stati capaci di immaginare e ricreare per il grande schermo: una pellicola suggestiva e destinata a diventare l’icona di un’intera generazione, Matrix ha il merito di essere riuscito a reinventare il genere di fantascienza sposandolo alla perfezione con elementi d’azione propri dei film orientali.
La trama, per certi versi intricata, mette in luce tutta l’abilità dei due registi che hanno avuto modo di riversare anche in fase di sceneggiatura ponendo gli spettatori di fronte ad un mondo assoggettato al dominio delle macchine ed in cui gli uomini si muovono solo nello spazio di inconsapevoli simulazioni. Il motivo della riuscita di un cosmo macchinoso e surreale come Matrix va indubbiamente ricercato nella mescolanza di stili, atmosfere e generi differenti che la genialità dei Wachowski è riuscita ad orchestrare senza sbavature: la fantascienza di apre a nuovi orizzonti che in un’epoca computerizzata pare essere sempre più plausibile, non mancano i molteplici riferimenti alla filosofia orientale e new age mentre la scelta di inserire all’interno del film elementi proprio del kung-fu appare centrata in pieno.
Tutto all’interno di Matrix è funzionale alla coralità dell’opera: i fratelli Wachowski si avvalgono di un cast di primo livello all’interno del quale spiccano le maestose figure di Keanu Reeves e Laurence Fishburne, una sceneggiatura impeccabile, una fotografia sublime, utilizzo degli effetti speciali spettacolare grazie anche alla scelta di optare per il flow motion e, a tenere insieme il tutto bilanciandolo, una regia degna di nota.
Parola d’ordine nel ricchissimo universo cibernetico di Matrix altri non può essere che Rivoluzione e, nascondendo al suo interno significati e messaggi aulici sapientemente centellinati tramite riferimenti e rimandi di ogni sorta, si configura come l’equivalente di invito a prendere coscienza del reale significato dell’esistenza, ad abbattere quella prigione senza sbarre, quella prigione per la mente che tutti inconsapevolmente intrappola.