titolo originale: The Hobbit: An Unexpected Journey
nazione: Usa, Nuova Zelanda
anno: 2012
durata: 164'
genere: Avventura Fantastico
regia: Peter Jackson
cast: Hugo Weaving, Cate Blanchett, Elijah Wood, Orlando Bloom, Ian McKellen, Evangeline Lilly, Christopher Lee, Martin Freeman, Benedict Cumberbatch, Luke Evans, Ian Holm, Richard Armitage, Andy Serkis, James Nesbitt, Aidan Turner
produzione: Metro-Goldwyn-Mayer, New Line Cinema, WingNut Films
distribuzione: Warner Bros. Italia
sceneggiatura: Guillermo del Toro, Peter Jackson, Fran Walsh, Philippa Boyens
montaggio: Jabez Olssen
fotografia: Andrew Lesnie
musiche: Howard Shore
data di uscita: 13-12-2012
Creare un parallelismo e porre a confronto la nuova pellicola di Peter Jackson Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato con la precedente trilogia “Il Signore Degli Anelli” è praticamente cosa inevitabile per tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzare ed amare l’esistenza nella Terra di Mezzo. Facendo leva proprio sulla particolare connessione il regista opta per la scelta di fra apparire Frodo sullo schermo in alcune scene iniziali creando così un continuum tra le due opere. In realtà con Lo Hobbit ci troviamo dinanzi al prequel della trilogia campione d’incassi ma, questa volta, l’esigenza di dilatare la narrazione per arrivare a realizzare una messa in scena suddivisa anch’essa in tre atti, spinge Jackson ad infarcire il racconto di elementi che appaiono dissonanti.
Per i primi 40 minuti di visione Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato appare il trionfo di quella comicità spicciola a cui il cinema contemporaneo ci ha abituato: i tredici nani mostrano la loro parte più goliardica dinanzi ad un Bilbo incredulo ed infastidito dalla loro presenza. Dopo un incipit per alcuni tratti noioso si passa finalmente all’azione a cui Jackson ha avuto modo di abituare lo spettatore: inseguimenti e scontri con creature mostruose vedono finalmente il film tornare alla sua vera natura nonostante non manchi qualche momento goliardico che poteva essere decisamente omesso.
Con Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato Jackson sembra deludere in parte le aspettative del pubblico per scelte narrative e sviluppo della sceneggiatura soprattutto in fase iniziale ma, nonostante ciò, dal punto di vista tecnico il film non ha nulla da invidiare ai suoi predecessori. Le ambientazioni e la fotografia appaiono come sempre sublimi, la cura dei singoli dettagli e l’attenzione riservata in fase di montaggio ne fanno infatti un’opera perfettamente confezionata. Il brillante tocco registico di Peter Jackson trasuda insomma da ogni inquadratura che si apprezza maggiormente nella classica versione in 2D. Per quanto riguarda la terza dimensione la scelta di utilizzare una nuova tecnica a 48 fps (in sostanza aumenta i fotogrammi al secondo da 24 a 48) va a conferire velocità e maggiore nitidezza alle immagini ma, tutto sommato, si ha come l’impressione di protendere troppo verso l’artificialità.