Lawless

Ispirato dal romanzo di Matt Bondurant “La contea più fradicia del mondo“, Lawless si muove tra le atmosfere dell’epoca del proibizionismo in cui la legge appare come qualcosa di  decisamente relativo che spinge i trafficanti a divenire quasi degli eroi: insomma ci troviamo di fronte ad una sorta di gangster movie che sembra segnare un ritorno al passato.

Se la trama e l’evolversi della storia nel suo complesso appaiono piacevoli ma alquanto prive di originalità, a risollevale le sorti del film ci pensa il tocco registico di John Hillcoat, come sempre abile nel restituire visioni che potremmo definire classiche, ed un cast attoriale degno di nota: Tom Hardy incarna alla perfezione il personaggio di Forrest, così come Jason Clarke e Shia LaBeouf senza dimenticare la presenza di Gary Oldman che, sebbene rivesta un ruolo marginale, spicca per abilità interpretativa.

Un film come Lawless non brilla certo per originalità ma, nonostante la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di già visto, l’abilità di John Hillcoat alla macchina da presa e di Nick Cave alla sceneggiatura riescono a dar vita ad un’opera gradevole che riesce a catturare l’attenzione dello spettatore pur non toccando eccelsi livelli di messa in scena.