titolo originale: From Hell
nazione: U.S.A.
anno: 2001
durata: 137'
regia: Albert Hughes, Allen Hughes
cast: Johnny Depp, Heather Graham, Ian Holm, Katrin Cartlidge, Robbie Coltrane, Bryon Fear, Susan Lynch, Sophia Myles, Ian Richardson, Lesley Sharp, Paul Rhys, Joanna Page, Jason Flemyng, Terence Harvey, Estelle Skornik
produzione: 20th Century Fox, Stillking, Underworld Entertainment
distribuzione: 20th Century Fox
sceneggiatura: Terry Hayes, Rafael Yglesias
montaggio: George Bowers, Dan Lebental
fotografia: Peter Deming
musiche: Trevor Jones
Primo serial killer ad aver catalizzato per mesi l’attenzione della stampa, la figura di Jack lo Squartatore ha affascinato nel tempo numerosi registi che, in differenti chiavi di visione, hanno voluto portare sul grande schermo l’efferatezza omicida ed il mistero che ancora oggi orbita intorno alla sua figura.
Con La Vera Storia di Jack lo Squartatore i fratelli Albert e Allen Hughes optano per una narrazione che diviene quasi denuncia e si concentra sull’indigenza che permea il quartiere di Whitechapel. Ispirato al racconto a fumetti di Alan Moore, il film sposa la tesi che vuole dietro gli efferati omicidi la casa reale inglese e la massoneria preoccupate unicamente di tenere segreto quello che potrebbe divenire uno scandalo senza tempo. Gli Hughes, attraverso uno sguardo che prende vita dal basso, dalla miseria e dallo squallore in cui versano gli abitanti di un popolare quartiere londinese scelgono di mettere in luce ancora una volta la tanto cara tematica del disagio urbano sviluppando di fatto l’intera pellicola tra strade fuligginose, viuzze degradate e spente.
L’ottima riuscita di un film come La Vera Storia di Jack lo Squartatore si deve senza dubbio anche alla splendida fotografia che immortala i protagonisti in cupe atmosfere illuminate dal fioco chiarore malfermo di qualche candela, immersi nella la nebbia di strade tetre e malinconiche. Se la regia dei fratelli Hughes è perfettamente curata, tra citazioni di ogni sorta ed uno sguardo che si posa non soltanto sui cruenti omicidi (qui mostrati in tutta la loro forza) ma soprattutto sulle condizioni di vita precarie di un quartiere popolare facendo leva su di una tensione ed un ritmo sempre crescenti, l’interpretazione di Johnny Depp è davvero fantastica e contribuisce indubbiamente all’ottima riuscita dell’insieme: tra percezione del reale e tetre allucinazioni, l’ispettore pare vivere in bilico tra la miseria assoluta del quartiere degradato ed il fasto di una nobiltà che protegge i suoi “fratelli”.