L’uomo d’Acciaio

Con ogni probabilità si ci aspettava di trovarsi dinanzi all’ennesimo reboot cinematografico sull’eroe comics Superman privo di sorprese e originalità e, invece, con la sua pellicola L’uomo d’Acciaio il regista Zack Snyder è riuscito a stupire piacevolmente il pubblico facendo leva soprattutto su di un comparto tecnico degno di nota.

Gli elementi fondamentali del film sono i classi propri del genere ma, grazie ad un lavoro attento e macchinoso, Snyder riesce a conferire alla sua trasposizione un certo livello di complessità e fascino.

L’uomo d’Acciaio non è soltanto un universo epico e spettacolare ma anche una pellicola che riesce a far emergere da caos e azione un pathos che si cristallizza nella lotta interiore, nella sfida a se stessi. Lasciando da parte ironia e humor Zack Snyder predilige una narrazione eroica e per certi versi sofferta avvalendosi di un cast stellare che ovviamente non delude in fase interpretativa.

Il vero punto di forza de L’uomo d’Acciaio risiede in realtà nella sua realizzazione scenica: regia e scenografia appaiono impeccabili così come il comparto degli effetti speciali che, grazie soprattutto all’utilizzo del 3D, restituisce una spettacolarità degna di nota.

In alcuni frangenti tuttavia tensione e sceneggiatura non sembrano tenere al meglio ma, nonostante ciò, L’uomo d’Acciaio si configura senz’altro come un’ottima prova cinematografica per il regista Zack Snyder che sarà apprezzata dai moltissimi estimatori del genere.