Insomnia

L’esplorazione del lato oscuro che alberga in ogni individuo è il fulcro attorno al quale ruota il cinema di Christopher Nolan. Attraverso la sua terza pellicola il regista propone un remake del film norvegese del 1997 di Erik Skjoldbjaerg, Insomnia appunto, restituendo atmosfere cupe ed uno sguardo nei labirinti della mente, nelle ossessioni e visioni dei due protagonisti.

Facendo dei suggestivi paesaggi dell’Alaska una cornice che diviene più che sfondo della vicenda, ecco comparire una sorta di allegoria che accomuna il gelo desolato della natura alla scoperta di meccanismi interiori altrettanto algidi. Le interpretazioni di due grandi attori come Al Pacino e Robin Williams riescono a suggellare e fondere sia la regia che la sceneggiatura opportunamente bilanciate. All’intero di Insomnia l’etica e la morale creano un conflitto dal quale pare non poter esserci scampo, si generano ossessioni costanti, fobie e dubbi. Se Al Pacino si mostra confuso e distrutto da peso che gli grava sulle spalle, restituendo l’immagine di un poliziotto ormai sull’orlo di un baratro, Williams, per questa volta nel ruolo di un cinico spietato, gli si contrappone non facendo altro che alimentare il suo malessere. Con Insomnia Christopher Nolan dà ancora una volta prova del suo talento registico e della straordinaria abilità di mettere a nudo coscienze e disperazioni.