Insidious

Immerso in lugubri atmosfere d’altri tempi, che vanno a ricordare quelli che sono stati i capolavori horror del passato, Insidious bilancia bene i molteplici elementi propri del genere configurandosi come una delle poche produzioni degne di nota degli ultimi anni all’interno panorama orrorifico cinematografico.

Già apprezzato dal pubblico internazionale per la realizzazione di “Saw”, il regista James Wan dimostra di sapere il fatto suo in materia di tensione, suspance e colpi di scena centellinando all’interno di Insidious piacevoli citazioni ed omaggi.

Grazie ad un’ottimo utilizzo della fotografia lo spettatore si ritrova catapultato nei bui anfratti di una casa che sembra essere divenuta una prigione nello strazio di due genitori che accudiscono il figlio in coma mentre inquietanti avvenimenti scandiscono lo scorrere delle giornate. Attraverso un ritmo sempre crescente, lentamente si palesa la realtà che vede la presenza di oscure presenze di indicibile malvagità.

Insidious sembra muoversi su due filoni paralleli ossia da un lato quello del genere horror vero e proprio e dall’altro quello estremamente drammatico e toccante che vede la disperazione di due genitori per il destino del figlio.

Se la regia di James Wan risulta essere curata così come l’interpretazione del cast attoriale, il film sembra un po’ perdersi in qualche frangente con ogni probabilità a causa della scelta di osare il più possibile per fare presa sul pubblico: ecco quindi l’arrivo di due “acchiappafantasmi”, una medium ed il viaggio nei meandri dell’occulto.

Se Insidious non può certo definirsi un capolavoro dell’horror è sicuramente uno di quei film a cui donare una possibilità e che potremmo definire tra i migliori realizzati negli ultimi anni. Restiamo in attesa del sequel…