titolo originale: The lord of the rings: the two towers
nazione: Nuova Zelanda/USA
anno: 2002
durata: 179'
genere: Avventura Fantastico
regia: Peter Jackson
cast: Elijah Wood, Sean Astin, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Orlando Bloom, John Rhys-Davies, Sean Bean, Liv Tyler, Cate Blanchett, Ian Holm, Christopher Lee, Hugo Weaving, Andy Serkis,
produzione: New Line Cinema, The Saul Zaentz Company, WingNut Films
distribuzione: Medusa Film
sceneggiatura: Peter Jackson, Frances Walsh, Philippa Boyens
montaggio: Michael Horton, Jabez Olssen
fotografia: Andrew Lesnie
musiche: Howard Shore
Un affresco titanico, grandioso ed emozionate: questo e molto altro ancora è Il Signore Degli Anelli – Le Due Torri. Il secondo capitolo della saga fantasy di Peter Jackson compie una indubbia virata rispetto alla prima messa in scena “La compagnia dell’Anello“: se in precedenza la narrazione ruotava essenzialmente intorno all’individualità di gruppo, prima rappresentata dai quattro giovani hobbit e poi dai nove della compagnia, ne Le due Torri a passare al centro della narrazione è l’azione e la distruzione.
Qui le atmosfere si fanno cupe e mortifere, il disegno criminale dell’oscuro signore Sauron si delinea tangibile e, attraverso l’utilizzo del suo burattino Saruman, prende il via la cruenta battaglia volta a distruggere il mondo degli uomini. Peter Jackson decide quindi di puntare sull’epicità di battaglie senza tempo che culminano nel cruento scontro al fosso di Helm: il risultato è sorprendente, una ricostruzione impeccabile che si sviluppa attraverso un climax di inquietudine ed incertezza capace di tenere con il fiato sospeso lo spettatore sino all’ultima sequenza, apprensione che questa volta volge lo sguardo su di un intero popolo.
Se nel secondo capitolo della trilogia filmica per più che ampi tratti è una prospettiva corale a prendere il sopravvento esso segna anche, di contrappunto, l’emergere di Gollum come vero e proprio protagonista della storia, di personaggio dalle intense sfaccettature psichiche che perfettamente va ad incarnare squilibri interiori. Divenuto la guida di Frodo e Sam nel viaggio verso il nero cancello di Mordor, Gollum acquista spessore individuale nella rappresentazione degli oscuri poteri dell’anello che lo ha consumato: lui odia e ama se stesso nella stessa misura in cui odia e ama l’anello, una doppia personalità si è sviluppa nei meandri nella sua psiche scissa tra il bene e il male. Gollum ha la capacità, grazie anche alla sublime resa scenica dettata dalle movenze di Andy Serkis poi rielaborate dalla computer grafica, di suscitare al contempo nello spettatore quei sentimenti di terrore, pietà ed inquietudine che tanto era stati a cuore a Tolkien.
Con il film Il Signore Degli Anelli – Le Due Torri il regista Peter Jackson dimostra ancora una volta una padronanza impeccabile della macchina da presa e dell’intero apparato filmico che, come nel precedente, fa leva su ricostruzioni curate nei minimi dettagli, una sceneggiatura perfetta, e delle interpretazioni ammirevoli.