titolo originale: 300
nazione: U.S.A.
anno: 2007
durata: 117'
genere: Azione
regia: Zack Snyder
cast: Gerard Butler, Lena Headey, David Wenham, Dominic West, Michael Fassbender, Vincent Regan, Rodrigo Santoro, Andrew Tiernan, Andrew Pleavin
produzione: Warner Bros. Pictures, Hollywood Gang Productions, Legendary Pictures, Virtual Studios, Atmosphere Entertainment
distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
sceneggiatura: Zack Snyder, Michael Gordon, Kurt Johnstad
montaggio: William Hoy
fotografia: Larry Fong
musiche: Tyler Bates
data di uscita: 20-03-2007
Siamo nel 480 a.C, nel pieno della seconda guerra persiana contro il popolo ellenico… ma qui la Storia sembra essere soltanto un pretesto. Pretesto che fa da sfondo ad una messa in scena che non è altro che violenza barocca ed iperbole narrativa sull’eroicità di trecento uomini che da soli sembrano essere capaci di tenere testa ad un intero esercito con la complicità della formazione territoriale delle Termopili.
Certo bisogna partire dal presupposto che il film del regista Zack Snyder s’ispira all’ominimo graphic novel di Frank Miller e che la ricostruzione degli eventi narrati in 300 si discosta quasi totalmente da ciò che la storia ha tramandato… nonostante la premessa il film non riesce a trovare una propria dimensione e, ad eccezione dell’utilizzo continuo degli effetti speciali, rimane il trionfo della gratuita radicalizzazione della guerra che mostra uomini sprezzanti del pericolo e della morte.
Le atmosfere cupe caratterizzano gran parte della pellicola ed i persiani vengono qui rappresentati in estremizzazioni che paiono essere ridicole. La sceneggiatura in 300 rimane fine a se stessa: senza compiere ulteriori passi avanti si cristallizza nella ripetitiva epopea degli eroi che vanno al massacro come ad una festa. Il cast attoriale risulta in ogni caso di ottimo effetto ed incarna alla perfezione lo spirito del film ma ciò non basta ad elevarne il livello.
Spaccando la critica in sede di uscita, 300 sembra essere tutto rivolto alla mitizzazione del testosterone in cui neppure l’estetica riesce a trovare posto se non nello scorrere del sangue, lo scontrarsi delle lame e l’accumularsi dei cadaveri.